Oltre la metà della popolazione mondiale vive nelle città e il flusso verso i centri abitati sembra ormai diventato inarrestabile. Quello che possiamo chiamare Il nostro ambiente quotidiano è fatto quindi da strade, automobili, oggetti in plastica e computer. Ormai abbiamo perso l’abitudine a frequentare e conoscere gli ambienti naturali, quelli nei quali vivevano i nostri antenati e quelli da cui anche al giorno d’oggi traiamo quasi tutto quello che ci occorre per vivere. Medicinali, cibo, tessuti, mobili, pneumatici e anche una buona dose di benessere che ci procurano le piante ornamentali. Anche la conoscenza del mare e della montagna, gli ambienti più facilmente raggiungibili dalle nostre città è stata sostituita da documentari che mostrano paesaggi e ambienti straordinari. Sì, straordinari, non ordinari, quali dovrebbero esser per noi che abbiamo in pratica popolato tutto il pianeta. Alcuni pensano che - proprio questa lontananza - faccia crescere in noi il disinteresse per la conservazione degli ecosistemi che ci circondano e stanno rischiando di sparire per sempre e la tendenza a girare la testa dall’altra parte di fronte ai gravi problemi ecologici che siamo costretti ad affrontare. Il MOOC è organizzato in 3 parti ed è rivolto a insegnanti della scuola dell’infanzia e primaria. È fondamentale infatti cominciare dai primissimi anni di vita. In questo modo alcune conoscenze di base restano iscritte nella formazione dei futuri studenti e cittadini che si potrebbero in parte smarcare dalla diffusione di informazioni non corrette provenienti dai media. Il MOOC, nella sua prima parte, proprio in questo senso, propone conoscenze di ecologia di base e informazioni su alcuni ecosistemi, quali la foresta, l’oceano la barriera corallina ma anche il suolo, le lettiera di un bosco, il giardino della scuola ecc. Nella seconda parte "esperienze didattiche" propone attività in stretta relazione con ambienti naturali, esperienze in prima persona che potrebbero servire ad assumere un domani comportamenti e pratiche più sostenibili. Si tratta di 3 esperienze: una alla scuola dell’infanzia, una alla primaria e una per insegnanti in formazione. Nell’ultima parte infine sono presentati dei biointrecci, tematiche che collegano alcuni aspetti degli ambiente naturali e degli organismi viventi intrecciati a grandi temi unificatori. Vi si trovano inoltre, come una cornice epistemologica, accenni a come l’educazione alla sostenibilità consiste un’imprescindibile risorsa per i nostri problemi attuali e per quelli delle generazioni future.
Al termine del corso lo studente sarà in grado di:
- fornire una definizione del concetto di ecosistema e dei modi per studiarlo;
- conoscere metodologie utili a mantenere alto il livello di interesse dei bambini sia verso gli ambienti naturali sia lontani, sia verso quelli che appartengono alla vita quotidiana;
- condurre discussioni sostenendo aspetti chiave delle relazioni tra viventi e ambiente, anche come strumento di base per educare all’ambiente e alla sostenibilità.